La realizzazione di impianti a regola d’arte non esaurisce la fornitura e la corretta funzionalità degli stessi nel tempo. I problemi di sicurezza e funzionalità non si esauriscono con gli adempimenti alle prescrizioni del Decreto Ministeriale n. 37/08 ma comportano la necessità di mantenerli efficienti e funzionali nel tempo.

In proposito ci candidiamo come fornitore di servizi di manutenzione, opportunamente studiati per le singole esigenze della clientela, con l’obiettivo di accompagnare sia il cliente che l’impianto nella sua corretta evoluzione nel tempo.

Perchè fare Manutenzione?
Ad esempio, verifiche periodiche sono prescritte dalle norme CEI per impianti di terra, locali di pubblico spettacolo, edifici di interesse storico e artistico, ambienti che presentano atmosfere potenzialmente esplosive, locali ad uso medico, edifici scolastici e impianti di protezione contro le scariche atmosferiche.
Definizione di manutenzione preventiva, correttiva, controllata e migliorativa

Le 3 definizioni di manutenzioni:
- Preventiva se eseguita ad intervalli predeterminati o in accordo a criteri prescritti e volta a ridurre la probabilità di guasto o la degradazione del funzionamento di un componente dell’impianto. Se la manutenzione preventiva viene effettuata a seguito dell’individuazione e della misurazione di uno o più parametri e/o dall’estrapolazione secondo modelli appropriati del tempo residuo prima del guasto si chiama predditiva.
- Correttiva quando eseguita a seguito della rilevazione di una avaria e volta a riportare un’entità nello stato in cui essa possa eseguire l’azione richiesta.
- Controllata quando permette di assicurare una qualità del servizio desiderata mediante l’applicazione sistematica di tecniche di analisi che usano mezzi di supervisione centralizzata.

Migliorativa se ha come scopo il miglioramento delle condizioni di utilizzo e/o di sicurezza.

Programmi di lavoro
Il piano di manutenzione viene, in genere, realizzato mediante programmi di lavoro, riportati su schede e/o programmi informatici, ove sono indicate le operazioni di controllo e di manutenzione ritenute necessarie.
Il piano si articolerà essenzialmente in due parti: la prima sarà dedicata alla programmazione ed alla identificazione dei contenuti dell’attività di manutenzione; la seconda alla identificazione dei rischi dell’intervento; le procedure di lavoro, le schede di lavoro, le attrezzature necessarie, i DPI da adottare durante l’intervento e le competenze professionali degli operatori.
Nella guida CEI 010 e CEI 0-15 sono indicati alcuni esempi di schede; nella norma CEI 11-27 alcuni esempi di piani di lavoro e piani di intervento (vedi nota Lavori elettrici).